Leadership ed imprenditore di successo

La definizione di leadership può essere duplice: con questa parola ci si può riferire sia agli individui che guidano un’organizzazione, sia all’attività stessa, intesa in senso lato. La leadership richiede capacità di visione e l’abilità di condividerla con i propri collaboratori, in modo che si sentano partecipi di ogni iniziativa, successo e problematica in prima persona. La leadership aziendale deve coordinare e bilanciare gli interessi dei portatori d’interesse – i famosi “stakeholders” – e dei dipendenti, gestendo al meglio le situazioni di crisi che possono presentarsi nel contesto dell’attività d’impresa. In ambito economico, la leadership ha a che fare col potere, ma non vi è identità tra le due cose. Per poter prosperare, chi è a capo di un’azienda non può prescindere dalla prosperità dei suoi dipendenti e dei suoi clienti, pertanto, attraverso il suo ruolo, è investito di una certa responsabilità sociale, il cui significato si sgancia dalla società in senso economico per assumerne uno più generalistico.
Quando la parola leader viene utilizzata in ambito politico, implica una maggiore dose di carisma e, soprattutto, l’esistenza di un numero di seguaci decisamente più ampio. Si può anche vivere in modo più defilato, rimanendo dei leader naturali: parliamo d’individui che possono essere privi di cariche, ma hanno la capacità d’imporsi quando serve, di osservare ogni circostanza prima di esprimersi e di cambiare le persone, creando per loro le condizioni di sviluppare abilità che le aiuteranno a far bene per se stesse e per gli altri. Quando l’impegno del leader è tale da creare con propri seguaci o sottoposti un legame intenso, tale da fortificare le motivazioni di entrambe le parti, si parla di leadership trasformazionale. Attento ad aspirazioni, potenzialità, motivazioni e bisogni degli altri, è in grado di dare al proprio gruppo obiettivi a lungo termine che comportino una forte componente valoriale. Un altro metodo per perseguire uno scopo è l’adozione della leadership situazionale: il comportamento del leader cambia a seconda della contingenza. Saprà dirigere, addestrare, sostenere e delegare i propri sottoposti, giostrando e dosando le differenti “personalità” per tirar fuori il meglio da ognuno di loro.

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La mente del leader: la leadership aziendale

Per raggiungere la leadership aziendale è fondamentale avere carisma

Come abbiamo visto, la definizione di leadership aziendale è variegata, poiché molti sono i compiti che essa assolve. Può appartenere a un gruppo o a un singolo; può essere legata al potere o semplicemente a un ruolo; può essere vitalizia, quando appartiene al fondatore dell’azienda o al membro della famiglia al quale viene trasmessa, o tempo determinato, come capita ai grandi manager. Genericamente, la leadership nel gruppo è il punto di riferimento principale per tutti, la persona verso la quale gli sguardi si rivolgono quando qualcosa non va o c’è una decisione da prendere. Chi ha la mentalità di un leader sa esserlo in tutte le situazioni, non soltanto sul lavoro. Vediamo quindi come leadership e carisma viaggino di pari passo. A volte, quando bisogna conferire un avanzamento di carriera, soprattutto quando questo prevede la futura gestione di un gruppo, si può scegliere di premiare chi ha più carisma, a scapito di chi mostra più abilità tecniche. Applicandosi adeguatamente, tutti possono apprendere i processi lavorativi, mentre il carisma è davvero un dono prezioso che può dare vita a un’evoluzione virtuosa, positiva per il gruppo stesso, l’azienda e la società.